La porta storica del “Cammino” in Santiago de Compostela

Storia della città di Santiago de Compostela

Nel medioevo esistevano sette varchi d’ingresso all’antica città di  Santiago de Compostela.

Purtroppo dell’antica conformazione della principale porta d’ingresso, in cui passava l‘antico percorso del famoso “Cammino”, non sono più visibili i resti dell’arco e delle mura che la sorreggevano a causa di vicende storiche.

La più importante porta storica d’ingresso della città, infatti, venne rasa al suolo nell’estate del 997 quando Almanzor attaccò la città di Santiago di Compostela, fece bruciare la chiesa dedicata a San Giacomo, ma rispettò e non profanò il sepolcro che custodiva i resti mortali del santo.

La leggenda racconta che dopo la conquista musulmana della città di Santiago de Compostela  i prigionieri cristiani furono costretti a portare sulle proprie spalle le porte e le campane della basilica dell’antica Compostela sino alla città spagnola di Cordoba.

Le porte per la loro bellezza vennero utilizzate per abbellire una famosa moschea in Andalusia e le campane vennero utilizzate come bracieri.

Dopo 250 anni dalla vicenda i ruoli, però, s’invertirono. La vendetta dei cristiani fu esemplare.

I vincitori cristiani ricordando l’umiliante vicenda storica delle conquista della città del “Santo di Compostela” costrinsero i prigionieri musulmani alla restituzione delle campane e delle porte ed a percorrere, nuovamente, il percorso al contrario da Cordoba a Santiago de Compostela  per ripagare la città dal torto storico subito.

Oggi è ancora percorribile l’antico itinerario medievale che i pellegrini facevano all’interno della città di Santiago per raggiungere l’antica porta della basilica.