Nei giorni di maggiore affluenza di pellegrini nel centro storico della città di Santiago de Compostela molti di loro, percorrendo l’antica rúa Azabachería, puntano ad arrivare velocemente a contemplare la magnifica piazza dell’Obradoiro e dimenticano quello che nel medioevo era l’antico ingresso dei pellegrini della cattedrale di Santiago nella storica “plaza de la Inmaculada“.
Plaza de la Inmaculada, conosciuta anche con il nome di plaza de la Azabachería, era l’antica piazza dove si ritrovavano i famosi “azabacheros“.
Nel medioevo le corporazioni degli azabacheros e dei gioiellieri erano talmente potenti che erano proprietari nell’antica Compostela ed intorno al luogo dove si trova oggi la Cattedrale di botteghe e di laboratori artigianali nei luoghi dove si riversavano i pellegrini prima della visita al luogo dove venivano conservate le spoglie mortali di San Giacomo.
Gli antichi “azabacheros” lavoravano magistralmente “el Azabache” e i loro successori rappresentano ancor oggi una delle tracce ancora esistenti delle tradizioni artigianali medievali esistenti dell’antica Compostela.
“El Azabache” (Giaietto) è stato per molti secoli considerato un materiale magico e da esso gli “azabacheros” ricavavano amuleti molto richiesti dai pellegrini che visitavano la medievale Compostela.
In plaza de la Inmaculada gli antichi pellegrini medievali provenienti dagli itinerari del Cammino (Oggi quì si concludono il Cammino del Nord, il Cammino Inglese, il Cammino Primitivo e il Cammino Francese), stanchi e soddisfatti per il lungo viaggio, percorrevano gli ultimi passi per raggiungere la famosa porta d’ingresso della cattedrale: l’antica Porta del Paradiso decorata con bassorilievi in cui si raccontava la storia biblica del paradiso terrestre e di Adamo ed Eva.
Nel XII secolo gli antichi pellegrini medievali raggiungevano l’attuale porta nord dell’odierna Cattedrale di Santiago ed entravano per l’antica porta principale della Cattedrale che si trovava nell’antica piazza del Paradiso.
I pellegrini medievali incontravano in piazza del Paradiso una fontana con un’ampia vasca dotata di una colonna centrale su cui poggiavano quattro sculture di leoni dalla cui bocca sgorgava acqua da cui si dissetavano i viaggiatori stanchi dal lungo viaggio.
Gli antichi viators medievali, dopo essere entrati nella cattedrale di Santiago, passando per la Porta del Paradiso, facevano un percorso molto breve ed andavano a pregare vicino alla tomba di San Giacomo in una piccola cappella chiamata “la confessione”.
L’antico percorso che percorreva il pellegrino proveniente dalla via francese prima di raggiungere la cattedrale prevedeva il transito per rúa das Casas Reais, rúa das Animas, piazza Cervantes, rúa Azabachería fino a giungere davanti alla Cattedrale per la Porta del Paradiso nell’attuale plaza de la Azabachería.
Non è un caso che l’antica porta medievale di accesso al luogo dove venivano custoditi i resti mortali di San Giacomo si chiamasse “Porta del Paradiso“.
Nel medioevo, infatti, i pellegrini cristiani diretti a Santiago erano spinti a fare il Cammino da una forte religiosità poiché erano alla ricerca della vita eterna in paradiso compiendo pellegrinaggi per espiare colpe gravi ed avendo il terrore dell’inferno e della dannazione eterna.
Nel XVIII secolo il nome della Porta del Paradiso della Cattedrale di Santiago è stato modificato con il nome di Porta della Azabachería.
Oggi la porta Porta della Azabachería è situata nel lato nord della maestosa Cattedrale di Santiago.