Il Curriculumgrino: Il Cammino di Santiago per fare curriculum e per trovare un posto di lavoro

Cammino di Santiago - Curriculum - Lavoro
Cammino di Santiago - Curriculum - Lavoro

Oggi il Cammino di Santiago viene percorso per ragioni religiose, culturali, sportive ed anche per ragioni di tipo lavorativo per fare curriculum.

Sempre più ex studenti, dopo aver conseguito la maturità nelle scuole superiori o dopo aver discusso la tesi di laurea, fanno il Cammino di Santiago per arricchire ed aggiornare il proprio curriculum lavorativo ed inserire fra le esperienze all’estero l’aver concluso il Cammino di Santiago ed  aver conseguito la famosa Compostela.

Ecco perché possiamo dire che sul Cammino di Santiago, ogni anno, si affaccia e lo percorre un nuova specie di pellegrino e di turista: Il “Curriculumgrino“.

Il “Curriculumgrino” percorre le antiche vie medievali per raggiungere Santiago de Compostela per arricchire il proprio curriculum vitae al fine di trovare una sistemazione nel mondo del lavoro ed avere una marcia in più presso i selezionatori del personale delle aziende fra i tanti candidati in un processo di selezione.

Questa è la novità che, da molti anni, prendono sempre più in considerazione studenti ed ex studenti delle scuole superiori e delle università spagnole ed europee per costruirsi un curriculum di qualità da far valere alla fine o dopo il proprio ciclo di studi.

In un mercato del lavoro sempre più competitivo, nel curriculum vitae, molti ex studenti e studenti  inseriscono l’esperienza del Cammino di Santiago in voci come:

  • Esperienze estive non lavorative“;
  • Esperienze all’estero“;
  • Viaggi ed esperienze all’estero“;
  • Capacità e competenze relazionali“.

E’ per questa ragione che sempre più ex studenti di scuole superiori, di università o di corsi post laurea indicano la Compostela all’interno del proprio curriculum vitae per far sapere al futuro selezionatore di aver portato a termine il Cammino di Santiago.

Il Cammino di Santiago, specialmente se si affronta e si porta a termine il tratto più lontano (Saint-Jean-Pied-de-Port – Santiago de Compostela), rappresenta la dimostrazione di una prova di carattere, di determinazione, di perseveranza e anche di estremo sforzo che in moltissimi casi viene preso in considerazione da molti datori di lavoro alla ricerca di candidati con mentalità aperta, pronti ad affrontare problemi complessi e a trovare soluzioni in condizioni avverse dove serve abilitàforte motivazione e leadership.

In molti casi, a parità di curriculum, poter dimostrare di aver ultimato il Cammino di Santiago e quindi poter dimostrare di avere tenacia e resistenza nel portare a termine la via più lontana per raggiungere la tomba di San Giacomo, nel tratto più lungo (circa 800 km), partendo da Saint-Jean-Pied-de-Port ed aver raggiunto Santiago de Compostela e, poi, Finisterre può rappresentare una marcia in più al momento di essere selezionati fra più candidati che ambiscono ad un determinato posto di lavoro, in una determinata azienda.

Da questo punto di vista il Cammino di Santiago non è solo un cammino di tipo religioso, ma diventa un cammino e uno sforzo che ti cambia la vita e che ti permette di fare curriculum.

 

L’IMPORTANTE E’ NON BARARE O SCRIVERE INESATTEZZE NEL CURRICULUM SUL CAMMINO DI SANTIAGO

L’importante è non barare sui chilometri percorsi del Cammino di Santiago indicati nel curriculum e non dire bugie.

In molti casi inserire all’interno del proprio curriculum vitae l’esperienza del Cammino di Santiago senza averla fatta o gonfiare i chilometri percorsi potrebbe essere controproducente per chi ha scritto il curriculum perché il candidato ad un determinato posto di lavoro potrebbe incappare in selezionatori che hanno realmente percorso il Cammino di Santiago più lungo e che potrebbero formulare  domande molto dettagliate ed articolate su città, paesi, tappe ed esperienze in terra spagnola e rispondere inesattezze in sede di valutazione per un posto di lavoro verrebbero valutate in maniera negativa dai potenziali datori di lavoro.